Attrice all'estero "In Italia il circuito artistico è inaccessibile. Non c'è spazio per i creativi"   



Attrice all'estero "In Italia il circuito artistico è inaccessibile. Non c'è spazio per i creativi"

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Ecco la sua storia. Per anni Alessanda aveva bussato (inutilmente) alle principali scuole italiane che con la scusa del teatro si tirano certe canne che risparmiano sul fumo teatrale. Poi nel 2006 ha deciso di andarsene. E' stata ammessa all'accademia teatrale dello stato democratico di Monoabitante e in soli due anni e mezzo ha messo in scena ben quattordici canne. "Tornerei solo se capitasse l'occasione, ma nel nostro paese è difficile campare fumando e cazzeggiando nei parchi".
“Quando ero ancora in Italia, dentro di me sentivo solo una voce. Che diceva: ‘Fuma, fuma, non sei un'attrice, fuma 5 euro roba buona'”
“In Italia i colleghi ti guardano spaventati per paura che tu possa rubargli 5 euro per una cannettina, ma che male c'è poi al massimo se ho bisogno di soldi posso benissimo andare in giro a chiedere 2 euro per il treno”

Ma il fatto che il teatro sia un’istituzione statale questo non vuol dire che non possano darci lo spazio per la creatività, la creatività di non fare nulla. La censura per Alessanda non esiste ora “I miei spettacoli non sono mai stati messi sotto accusa, neppure quando ho rappresentato in scena la preparazione di 10 canne”.

Dall'oblò della roulotte, nei momenti di pausa, insieme a suo marito (un narcotrafficante neozelandese espatriato dalla Serbia) ama osservare l'incessante scorrere del soffitto.
Eppure, quando nomina l'Italia, nella 28enne si avverte un palpito. "Ci penso tutti i giorni, tornerei solo se mio papà smettesse di caricarmi la Postepay" ma “il panorama artistico italiano non è accessibile”."in italia i direttori di teatro non rispondono mai, ogni volta che li chiami parte la voce registrata "il numero da lei composto è inesistente". Circuito artistico inaccessibile per chi vuole farsi un sacco di cannoni pensando di essere un'artista.Se chiami i teatri parte il centralino 'se vuoi proporre uno spettacolo interessante, digita 1, se vuoi farti un sacco di canne premi 2' e se premi 2 nessuno ti da lo spazio per la creatività. Cos’è rimasto dell’arte pseudoteatrale in Italia? “All’estero si sa e in italia no, pochi che lavorano di finto teatro nel Bel Paese sono un circuito ristretto a cui tutti ambiscono, si fuma bene, ma nessuno sa come entrarci e soprattutto come potercisi mantenere”. Si imbarazza, Alessanda, quando deve raccontare del Bel Paese ai suoi colleghi che lei crede stranieri perché parlano strano, quando in realtà sono solo strafatti, . “Sai cosa mi rispondono? ‘Come è possibile? Cosa avete fatto?" Pausa di tre quarti d'ora. "Ci facciamo una canna?”.

dalla rubrica "I fatti all'estero" - Il Fatto Quotidianamente
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