22-11-2018 11:53:10
Assistente di lavoro in Australia - al lavoro col sorriso
Non abbiamo capito come si chiami, forse non lo sa più nemmeno lei, ma in Italia faceva la commessa al discount sotto casa, l'unico posto per cui è riuscita a lavorare per più di 3 giorni: "in Italia se ti porti a casa della roba senza pagare ti licenziano, anche se lavori come commessa".
Ora vive in Australia, da 4 giorni, e ha firmato un contratto a tempo indeterminato come assistente di assistente di assistente di volo.
"Qui non c'è discriminazione anagrafica: non importa come ti chiami per loro, Crocifissa o Renza per loro non fa differenza, non ti chiedono nemmeno se hai precedenti penali, mentre in Italia diffidano da chi è stato in carcere per 11 anni".
Dice che si va al lavoro col sorriso (immagino dopo un paio di canne), così le abbiamo chiesto di raccontarci la sua nuova esperienza lavorativa, come sono andati i primi giorni di lavoro?
"Ho firmato il contratto ma non sono ancora andata a lavorare, avrei dovuto iniziare ieri.
In Australia ci sono più diritti, mentre in Italia più doveri, penso che loro capiranno".
Così dopo aver perso 45 minuti perché era in botta, è riuscita nuovamente a risponderci.
Il contratto a tempo indeterminato è ancora sul tavolo, firmato, ma le abbiamo spiegato che per essere effettivamente assunta dovrebbe anche rimandarglielo. Proviamo con altre domande: quanto costa la vita qui?
"Con 38 dollari a settimana prendo 4 ore, cioè, no, con 4 ore a settimana prendo 38 dollari, che per darvi un'idea sono il fumo che mi serve per una settimana".
Come mai si è trasferita dall'altra parte del mondo?
"Davvero siamo dall'altra parte del mondo?".
Qui poi abbiamo cercato di spiegarle che la terra non è piatta, ma senza successo.
Procediamo con le domande.. Ha figli? Come si trovano?
"Mio figlio qui riesce a studiare mentre in Italia l'avevo iscritto alla scuola pubblica, ma me l'hanno rimandato a casa senza motivo".
Scopriamo, così, che il figlio, in realtà, era un cane, chiaramente drogato.
"Il mio vecchio lavoro in Italia? Non lo rimpiango affatto".
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